Formazza - Religiosità
La religiosità di un popolo rappresenta uno degli elementi qualificanti la sua esperienza. Ciò è valido anche per il popolo walser nella storia ultramillenaria.
Le origini
Testimonianze storiche confermano che essi accolsero la Fede cristiana già prima del mille. I nomi di San Gallo, monaco di origine celtica, e di San Teodulo, o Teodoro, indicano due tappe del loro cammino religioso.
San Gallo fu incontrato al di qua del Reno presso il lago di Costanza già intorno al 600-650.
San Teodulo invece verso la fine del primo millennio nella grande vallata del Rodano, il Vallese, ove i Walser pervennero valicando la catena delle Alpi Bernesi. A Formazza si celebra tutt’ora la festa di San Gallo, in ottobre, nell’Oratorio di Grovella e a ricordo di San Teodulo era dedicato l’oratorio di Canza. Intorno al 1200 i Walser di Formazza incontrarono la Chiesa Novarese che alla comunità diede gli attuali patroni, San Bernardo di Aosta (già nel 1398) e più tardi anche San Carlo Borromeo.
Centralità della Vergine Maria
Caratteristica della Comunità formazzina è la devozione alla vergine Maria cui sono dedicati due Santuari: uno ad Antillone ove Santa Elisabetta accoglie Maria, l’altro a Brendo ove si venera Maria del monte Carmelo; sempre dedicati a Maria vi sono in Valle altri due Oratori: a Riale la Madonna della neve ed a Valdo la Natività di Maria. Nell’antica raffigurazione pittorica e scultorea della Madonna si nota che la Vergine è posta al centro della Trinità: è la visione teologica di Maria al centro dell’amore trinitario che si ritrova nel Santuario di Einsiedeln.
Pellegrinaggi
Caratteristica dei popoli walser è “vivere la montagna” e trasformarla in luogo di socializzazione lungo i numerosi valichi aperti al commercio, allo scambio di amicizia ed a momenti di Fede religiosa. Formazza, per la sua posizione geografica, è terra di comunione. I luoghi di pellegrinaggio erano Sion, Reckingen, Einsiedeln ed il Passo del Gottardo. Di questi i due ultimi sono tuttora meta di pellegrinaggio.
Antico e attuale collegamento è quello con la comunità di Bosco Gurin ove si è presenti per la festa annuale.
A sua volta Formazza è il luogo di incontro tra fratelli walser a testimonianza di fedeltà al passato e scoperta di rapporti tra gente unita oltre le frontiere.
Fra le esperienze che qualificano la vita della popolazione formazzina emergono due atti altamente civili: in primavera, il lunedì di Pentecoste, ed in autunno, la prima domenica di ottobre, si va in pellegrinaggio ad Antillone per il grazie comunitario per la nostra terra.
Unione con Dio, con il Creato e fra di noi è il segreto di un cammino vero.